L’incontro del potenziale affiliato con la proprietà del marchio è il momento nel quale valutare “di persona” la solidità del progetto franchising e dell’azienda alla quale ci si affida.
Molte sono le attenzioni da porre su questo punto. Tramite l’incontro con il franchisor l’utente potrà toccare con mano i vantaggi della formula proposta ma anche rilevare ed esternare eventuali perplessità sul rapporto di affiliazione.
Durante l’incontro possono essere adottate alcune accortezze utili a valutare la bontà dell’offerta di affiliazione. E’ utile chiedere:
E’ importante sapere quale è la storia della ditta e quali valori sono adottati nello sviluppo della rete di vendita. E’ preferibile che i soci fondatori abbiano predenti esperienze in almeno tre ditte operanti in settori differenti. E’ possibile in fine chiedere i piani di sviluppo della ditta nel mercato italiano e le rilevazioni effettuate sulla profittabilità del prodotto o del servizio nelle varie regioni italiane.
Il business Plan
Subito dopo l’incontro e sulla base delle informazioni raccolte è obbligatorio redigere, con l’ausilio della casa madre e la supervisione del proprio commercialista un business plan: un piano previsionale di spesa e di incasso nel tempo. I costi dovranno essere suddivisi in costi fissi: legati alla predisposizione dell’attività, e costi variabili: presenti lungo tutta la gestione e commisurati all’andamento della stessa. Quantificato il costo totale iniziale e mensile occorrerà metterlo in contrapposizione con la previsione di incasso, determinando così il margine mensile ed annuale di guadagno lordo. Questo valore, una volta epurato dall’incidenza fiscale e contributiva, sarà il dato su cui basare le proprie valutazioni.
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