COME APRIRE UN'ATTIVITÀ

Avviare un'attività imprenditoriale

Qui vediamo le tappe fondamentali per aprire una attività commerciale qualsiasi, ovvero quei passi che è necessario fare per avviare un’attività indipendentemente dal settore in cui si andrà ad operare.

Con la liberalizzazione delle licenze avviare un’impresa è diventato molto più semplice, ma permangono restrizioni per alcune di esse. Ad esempio le attività medico-sanitarie possono essere svolte da soggetti in possesso di specifici requisiti professionali, mentre l’apertura di bar o di una tabaccheria è soggetta a restrizioni territoriali e comunali.

Comunque qualunque sia l’attività da aprire si dovrà:

  • Segnalare l’apertura della nuova attività al comune di competenza: è un modello che deve essere compilato ed inviato agli enti competenti almeno 30 giorni prima l’apertura.
  • Aprire Partita IVA
  • iscriversi all’INPS
  • iscriversi all’INAIL
  • Individuare il Codice Attività Ateco
  • Scegliere il Regime Fiscale più vantaggioso
  • Se si tratta di un’attività legata al commercio o alla lavorazione di alimenti è necessario essere in possesso dell’attestato SAB (somministrazione alimenti e bevande), oppure di un titolo equipollente come ad esempio il diploma alberghiero o aver lavorato per almeno 2 anni negli ultimi 5 come operatore del settore alimentare. Il corso SAB e il relativo esame può essere sostenuto presso enti provinciali, comunali o regionali, ha una durata di circa 100 ore ed un costo approssimativo di 800 euro.

 

Per informazioni e consulenze gratuite è possibile recarsi presso il SUAP della propria zona o presso un commercialista.

Inoltre consigliamo di effettuare le 2 operazioni di seguito riportate:

  • Redigere un Business Plan individuando: oggetto dell’attività da avviare, contesto, obiettivi, investimento iniziale, analisi del mercato e rientro dell’investimento.
  • Verificare le autorizzazioni e concessioni che possono essere richieste per il vostro progetto specifico. Esempio: attività nel settore alimentare, della ristorazione e in quei settori dove la legge richiede specifici requisiti igienico-sanitari e professionali.

Le 7 cose da non sbagliare per partire bene

  1. Analizzare il mercato e analizzare la propria zona per capire se l’attività che si intende aprire può aver successo;

  2. Pragmatismo: ricordarsi che si può avere un progetto molto bello ovvero quello di aprire l’attività dei propri sogni, si può avere ambizione e determinazione da vendere, ma non detto che questa attività sia richiesta e quindi abbia successo. E’ necessario dunque analizzare bene tutti gli aspetti e ritornare sui propri passi quando i dati ci dicono che la cosa non sarebbe conveniente;

  3. Stilare un budget di spesa calcolandolo come segue CAPITALE PROPRIO + CAPITALE IN PRESTITO – CAPITALE DI RISERVA (a garanzia in caso di insuccesso);

  4. Analizzare se stessi. Essere imprenditore è molto diverso dall’essere dipendente. Cambiano le responsabilità, il coinvolgimento emotivo e personale;

  5. La promozione: trovare il miglior sistema pubblicitario per far conoscere la propria impresa;

  6. Non smettere mai di imparare: da quello che si vede, dalle critiche dei clienti e dai propri errori;

  7. Stendere un business plan: anche se un’attività gira bene i costi potrebbero essere molto alti e ridurre i margini di quadagno e quindi il reddito. Non c’è niente di peggio che lavorare sodo e non avere un reddito soddisfacente.
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